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Ma quanto è bella la quotidianità

La diamo per scontata la nostra quotidianità. L’essere nati in un mondo libero, che con tanto sacrificio è stato creato da chi è venuto prima di noi, con guerre, proteste, sofferenze. Spesso ne parliamo, la sbandieriamo sui social, ci riempiamo la bocca con parole come diritto: diritto di parlare, di replicare, di studiare, di lavorare, di viaggiare, di inseguire i sogni. Ma solo da qualche giorno, e non per tutti, abbiamo assaggiato cosa vuol dire essere privati delle nostre abitudini e della nostra vita, e lo stiamo facendo non perché costretti da una bieca dittatura (che in alcuni paesi ahimè esiste ancora) ma per la nostra salute, per il nostro benessere e per il nostro futuro. E allora mi ritrovo a pensare che mi mancano davvero le piccole cose: accompagnare Emma all’asilo, andare a fare colazione al bar con mia madre e raccontarci la giornata, fare la spesa assieme, portarla al mercato. Mi manca il sole sulla faccia e l’aria fresca del mare. In questi giorni mi sono ritrovata a usare gli occhiali più spesso perché ho mal di testa e allora, approfittando delle magnifiche giornate che il clima nonostante tutto ci sta regalando apro le finestre di casa e la faccio inondare di aria e di sole. Io non entro in merito a quello che è successo, ma faccio appello al senso di responsabilità che c’è in ognuno di noi. Forse ci siamo mossi tardi, ci siamo isolati tardi, ma non è facile, non è facile bloccare un paese che vive già tante difficoltà. Non è stato facile e quindi non dobbiamo vanificare gli sforzi che finora abbiamo fatto. Vivo con la mia famiglia in una regione dove la sanità cammina sul filo del rasoio e non possiamo permetterci di ammalarci e rischiare di occupare un posto letto togliendolo a chi ha già patologie gravi e rischia la vita. Mi manca la vita di tutti i giorni, è strano ritrovarsi a casa con marito e figlia e sapere esattamente cosa fanno ogni secondo di ogni giorno e ritrovarsi a pensare: che si fa? Avevamo in programma un viaggio a Vienna, naturalmente annullato. Ci manca anche questo aspetto della nostra vita: lavorare, scuola, casa, palestra e programmare viaggi e spostamenti, informandosi su cosa fare, cosa vedere e stilare il miglior itinerario possibile. Intanto la nostra lista si allunga sempre di più. Il mondo è un posto meraviglioso e speriamo esca presto da questo incubo e possiamo tornare a girarlo, a vedere le meraviglie che ci offre. Siamo fortunati, e per questo dobbiamo usare la testa, solo la testa e presto torneremo ad abbracciarci, a prendere il caffè, a ridere vicini. #andràtuttobene

Emmainvaligia

Blog di viaggi per famiglie

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