L’elefante e il guerriero di pietra. Il misterioso sito di Campana (VIDEO)
A metà tra il mare e la montagna a circa 600 metri di altezza nella presila cosentina, c’è un luogo denso di storia e mistero. E noi non potevamo che andare a curiosare. Complice la bellissima giornata di sole ci siamo messi in auto e dopo circa 2 ore, eccolo lì il sito dell’Incavallicata a Campana, dove sorgono maestose due rocce millenarie. Si dice possano essere il primo esempio di scultura umana.
Pirro o Annibale? I condottieri con gli elefanti
I due megaliti rappresentano un elefante e le gambe di quello che doveva essere un gigante seduto, molto probabilmente un guerriero. Sotto i basamenti delle figure delle grotte ancora più misteriose.
Le leggende sullo Stonehege di Calabria, sono innumerevoli. Una su tutte quella che all’interno delle rocce ci sia un tesoro: una chioccia con dei pulcini d’oro alla quale si avrebbe accesso solo sacrificando un neonato. Le tesi più accreditate sull’origine di queste sculture fanno riferimento a fatti storici. La prima parla della conquista di Pirro, arrivato con 30mila uomini ed elefanti, e quello di Campana potrebbe essere un omaggio al condottiero. Per altri studiosi le statue sarebbero state costruite dai soldati di Annibale durante la seconda Guerra Punica, verso la fine del III secolo avanti Cristo. A differenza di Pirro, Annibale avrebbe soggiornato per lungo tempo nel Bruttium, quindi un’ ipotesi probabile.
Ma noi preferiamo gli uomini primitivi
Ma per noi la più affascinante è un’ultima tesi, quella che identificherebbe la statua con un Elephas Antiquus, una specie che si è estinta circa 11.000 anni fa. I megaliti sarebbero dunque stati scolpiti in epoca preistorica. Tesi avvalorata dal ritrovamento nel dicembre del 2017 del fossile di un Elephas Antiquus nel lago Cecita, a circa 20 chilometri di distanza dai megaliti di Campana.
Tutte e tre le ipotesi fanno di questo sito un luogo straordinario. Facilissimo da raggiungere, i bambini non potranno che restare a bocca aperta e anche gli adulti. Le rocce dominano il paesaggio circostante e anche se intorno non c’è nulla ci si potrebbe stare ore a guardarle, notando piccoli particolari.
Il sito è inserito tra i “Luoghi del cuore Fai”, da sostenere e proteggere. Il luogo è curato e ci sono anche panchine e tavoli da pic nic per passare una giornata meravigliosa tra natura, storia e leggenda.
L’elefante Palaeoloxodon (Elephas) antiquus si estinse settantamila anni fa. Per quanto il megalito di Campana innegabilmente (a mio parere) rappresenti un proboscidato, non è certo possibile attribuirlo a quella specie.