Bruxelles
Quest’inverno abbiamo viaggiato tanto. Neanche il tempo di tornare da Budapest che dopo circa un mese siamo partiti per Bruxelles. Abbiamo festeggiato i 3 anni di Emma in Belgio tra waffel, patatine fritte e una birretta. Abbiamo trovato un tempo orribile, freddo e pioggia e anche una nevicata, ma questo non ci ha impedito di visitare questa magnifica città. Il primo posto che ha richiamato la nostra attenzione è sicuramente la Gran Place, circondata dai palazzi delle corporazioni e tanti piccoli bar e caffè. Alzi gli occhi e le magnifiche architetture dei palazzi con inserti dorati sembrano non finire mai. Ci siamo arrivati percorrendo un vicolo meraviglioso nel quale si trova la statua del simbolo della città, il Manneken Pis, una statua in bronzo, alta una cinquantina di centimetri. Si tratta di una fontana che rappresenta un piccolo ragazzo che facendo pipì. Numerose le leggende sul suo conto, qualcuno vuole che abbia estinto la miccia di una bomba dei nemici che volevano dare fuoco alla città, un’altra che era il figlio di un duca che abbia fatto pipì durante la fase cruciale di una battaglia. Merita comunque una sosta, anche perché accanto ci sono numerosi chioschi di waffel caldi a partire da un euro. Sicuramente merita la visita il parlamento Europeo, anche se noi abbiamo preferito dare un’occhiata da fuori e vedere altro visto il poco tempo a disposizione. Consiglio il museo Magritte, nel museo si espongono 250 opere del maestro suddivisi su vari piani. Il museo ha inoltre un’ubicazione privilegiata in Place Royale, vicino ai Musei Reali della Arti del Belgio, quindi si possono visitare più mostre, tutte posizionate vicine. Dalle finestre del museo di vede in lontananza l’Atomium che si trova nel parco Heysel. È una costruzione in acciaio che rappresenta i 9 atomi di una cella unitaria di un cristallo di ferro. Le sfere sono tutte collegate tra di loro e si può godere di una splendida vista della città e qualora l condizioni del tempo non lo permettessero sono attrezzate di un computer che riproduce l’ambiente esterno. Avremmo voluto visitare anche il museo di scienze naturali (Emma ama gli animali e i dinosauri) ma abbiamo sbagliato giorno e di conseguenza parte un consiglio: tutti i lunedì i musei di Bruxelles sono chiusi, tranne qualcuno, quindi consultate i vari siti prima di partire, noi non l’avevamo fatto. La nostra visita è stata breve, avremmo voluto visitare Bruges ma il tempo e una febbre improvvisa di Emma non ce lo hanno consentito. In un pomeriggio di pioggia a casa però il papà ha visitato il birrificio Cantillon, dove ha potuto ammirare con un tour la produzione della birra e degustare i loro prodotti. Anche in Belgio non abbiamo avuto difficoltà con Emma, il passeggino coperto col parapioggia e il copri gambe la hanno riparata da freddo e pioggia. Anche sul cibo nessuna difficoltà si trova di tutto e i piatti tipici sono molto buoni, per non parlare del cioccolato, una squisitezza e infatti ne abbiamo fatto una bella scorta in una delle numerose cioccolaterie del centro, che in realtà sembrano boutique. La città si gira tranquillamente a piedi, ma se ci dovessi tornare sicuramente sceglierei un periodo col clima più mite per godere appieno dei panorami e delle attrattive che la città offre.